
Un’escalation di violenza a Varsavia, dove 48 persone (tra cui anche un italiano) sono state ieri caricate dalla polizia e arrestate mentre cercavano d’impedire il nuovo arresto di Margot (o Margo), attivista non binary (che utilizza i pronomi femminili) del collettivo Stop Bzdurom, dopo che l’ufficio del Procuratore ne aveva ordinato la detenzione preventiva di due mesi in carcere per aver attaccato in giugno un furgone con scritte omofobe e incitanti all’odio verso le persone Lgbti. Ma, in realtà, nel mirino per il blitz del 28 luglio, che l’aveva portata, insieme con due altre attiviste, a esporre bandiere arcobaleno su monumenti pubblici della capitale.
«Non appena l’uomo è stato arrestato e portato nella macchina della polizia – così il portavoce della polizia di Varsavia Sylwester Marczak in riferimento sprezzante a Margot, attribuendole il genere maschile –. Un gruppo di persone è saltato sulla macchina della polizia e ha iniziato a saltarci sopra. In questo caso abbiamo provveduto a garantire sia l’incolumità della polizia, del detenuto sia la sicurezza della Basilica della Santa Croce, poiché la chiesa era l’obiettivo di alcune di queste persone».
Ben altra la versione fornita dalle e dai manifestanti nonché dalla deputata di Lewica Magdalena Filiks, colpita insieme col collega Maciej Gdula dalla polizia, che ha scaraventato a terra e picchiato anche un giornalista di Radio Zet.
Da un report dettagliato di Syrena, collettivo anarchico di Varsavia, si apprendono altri particolari inquietanti.
Non a caso, dunque, la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa Dunja Mijatović ha oggi twittato: «Chiedo l’immediato rilascio dell’attivista Lgbt Margot, detenuta da ieri per aver bloccato un odioso furgone anti-Lgbt e aver messo bandiere arcobaleno sui monumenti di Varsavia. L’ordine di detenerla per due mesi invia un segnale molto spaventoso per la libertà di parola e i diritti delle persone Lgbt in Polonia».
I call for immediate release of LGBT activist Margot from .@stopbzdurom detained yesterday for blocking an anti-LGBT hate van & putting rainbow flags on #Warsaw monuments.Order to detain her for 2 months sends very chilling signal for #FreedomOfSpeech & #LGBT rights in #Poland
— Commissioner for Human Rights (@CommissionerHR) August 8, 2020
Fino a lunedì sono previste manifestazioni di protesta in varie città polacche ed europee.