In Malaysia il film Rocketman, diretto da Dexter Fletcher e basato sulla vita della rockstar Elton John, è stato sottoposto a tali tagli da suscitare oggi la ferma condanna dei critici cinematografici. Gli appassionati di cinema nel Paese del Sud-est asiatico hanno commentato negativamente sui social una tale operazione censoria, compiuta su tutte le scene di sesso o baci tra persone dello stesso sesso.
«Non abbiamo bisogno di uno Stato Babysitter – ha dichiarato Sharaad Kuttan, critico d’arte e personaggio televisivo malese -. Oggi i governi non possono controllare la rappresentazione della collettività Lgbt e dei singoli individui. Stanno pertanto combattendo una battaglia persa». Riferimento esplicito alla popolarità delle piattaforme tv in streaming come Netflix.
Ma i tagli a Rocketman, che è nelle sale cinematografiche malesi da alcuni giorni, sono stati difesi energicamentre da Safaruddin Mohammad Ali. Il responsabile del board dell’Unità nazionale di censura dei film ha infatti dichiarato telefonicamente alla Reuters: «Non consentiamo scene che promuovono le istanze Lgbtq in film destinati alla visione pubblica.
Sebbene riguardi la vita reale di Elton John, non si può permettere che il pubblico possa vedere qualunque cosa faccia o qualunque attività cui si dedica che non appartenga alla nostra cultura».
In Malaysia, paese di 32 milioni di abitanti a maggioranza musulmana, i rapporti tra persone dello stesso sesso sono puniti con una pena detentiva fino a 20 anni di prigione.
Proibito nel Paese del Sud-est asiatico (come in tanti altri) a soggetti di età minore ai 18 anni, Rocketman è stato censurato in Russia relativamente alle scene di sesso e droga. Nelle Samoa, invece, sono state tagliate tutte le parti relative ai rapporti omosessuali.