L’amministrazione Rosselló continua a perdere pezzi. Ieri si è infatti dimesso Ricardo Llerandi, capo dello staff del governatore di Porto Rico, all’indomani della grande manifestazione popolare(l’11esima), che ha visto riversarsi lungo le strade di San Juan oltre 500.000 persone.
Presente ancora una volta al corteo di protesta Ricky Martin, che ha sfilato con un’enorme bandiera rainbow. Nel postare le foto della manifestazione, la popstar ha scritto: «Mi sento orgoglioso di essere portoricano. Che forza ho sentito da parte della mia gente. Continuiamo a combattere fino a quando Ricardo Rosselló non governerà più».
Come noto, proprio a Ricky Martin si deve l’appellativo di Chatgate allo scandalo (anche conosciuto come Rickygate) che si è abbattuto su Rosselló, dopo che, il 13 luglio, il Centro de Periodismo Investigativo aveva pubblicato 889 pagine di conversazioni private tra il governatore e un gruppo di fedelissimi su una chaTelegram. Conversazioni caratterizzate da commenti insultanti verso donne, persone Lgbti, disabili. Rosselló e i suoi non avevano risparmiato verbalmente neppure le vittime del disastroso uragano Maria nel 2017.
Attaccato anche lo stesso Martin, che il governatore non aveva esitato a definire «macho che va con gli uomini perché non è all’altezza delle donne».
Le dimissioni di Llerandi sono seguite alla consegna del suo telefono cellulare alle autorità inquirenti, che ha fatto simile richiesta ad altre 11 persone coinvolte nello scandalo. Finora solo l’ex capo dello staff ha dichiarato pubblicamente di aver consegnato il suo telefono. Mariana Cobian, portavoce del Dipartimento di Giustizia, s’è rifiutata di dire se il governatore si fosse attenuto o meno a tale disposizione.
Rosselló, da parte sua, continua a respingere le richieste di dimissioni dalla carica di governatore, rimbalzate anche sui social con l’hastag #RickyRenuncia. Ieri si è limitato ad abbandonare il ruolo di presidente del Partito Nuovo Progressista (Pnp).
Le proteste, in ogni caso, hanno iniziato a colpire fortemente l’economia dell’isola. Funzionari del turismo hanno riferito che cinque navi da crociera hanno finora annullato la sosta prevista a San Juan con un danno per negozi, ristoranti e altre attività pari a circa 3,25 milioni di dollari.