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Home Cultura Spettacoli

Ellen DeGeneres paragona la quarantena nella sua villa hollywoodiana al carcere. Ed è polemica

LA BATTUTA DELLA CONDUTTRICE TV NON È PIACIUTA: DRAMMATICA IN USA LA SITUAZIONE DEI DETENUTI PER COVID19

GayNews by GayNews
8 Aprile 2020
in Spettacoli

Inondata sui social dalle critiche per aver paragonato l’autoisolamento nella sua lussuosa villa hollywoodiana allo stare in carcere: «Una cosa che ho imparato dall’essere in quarantena è che è come stare in carcere. Soprattutto perché sto indossando gli stessi abiti da dieci giorni e perché qua dentro sono tutti gay».

A dire tali parole la celebre conduttrice televisiva statunitense Ellen DeGeneres, che oggi, dopo tre settimane di sospensione della sua trasmissione a causa delle misure adottate per contenere la diffusione del Covid-19, ha ripreso il suo talk show con una puntata girata dalla moglie, l’attrice Portia De Rossi, in una dello loro residenze californiane.

La battuta, pronunciata l’altro ieri nel video d’annuncio alla puntata odierna, è suonata inaccettabile non per le ironiche parole sull’omosessualità – DeGeneres è dichiaratamente lesbica e attivista per i diritti Lgbt+ – ma per il riferimento alle carceri.

«Hey @TheEllenShow, i detenuti di questo paese – ha twittato, ad esempio, Caleb Grossman – sono intrappolati in una quarantena di 24 ore in celle che hanno probabilmente le dimensioni di una delle tue docce e altri dormono a 3 piedi di distanza da detenuti malati. E stanno morendo. Tu non stai vivendo per nulla in una prigione sperimentare qualcosa vicino alla prigione». Ma i tweet critici sono stati innumerevoli.

Hey @TheEllenShow, prisoners across this country are trapped in 24-hour quarantine in cells that are probably about the size of one of your showers & others are sleeping 3 feet away from sick inmates. And they’re dying. You aren’t experiencing anything close to prison. https://t.co/XAigRPUl7i

— Caleb Grossman (@CalebGrossman) April 8, 2020

Ellen Degeneres really said social distancing is like being in jail when the government is out here sacrificing fast food workers who don’t even have that privilege ? she probably hasn’t even discovered half of the rooms in her $27M mansion… pic.twitter.com/3l19ZI3Y7l

— Tea Sesh ?◢ ◤ (@TeaSeshYT) April 8, 2020

Let’s all show solidarity with @TheEllenShow and @portiaderossi as they endure incarceration by fascist overlords in their cramped TP fort! #FreeEllen

— Scott D (@Intuitish) April 8, 2020

Le reazioni sono stati tali da indurre la conduttrice televisiva a rimuovere dal suo canale YouTube il video in cui comparava il distanziamento sociale allo stare in carcere.

Secondo gli ultimi dati forniti dal Dipartimento correzionale di New York, sono più di 280 le persone detenute e 400 quelle impiegate nelle carceri newyorkesi che sono positive al Covid-19. Sette quelle decedute. Decessi di persone detenute, correlati all’epidemia, anche in Louisiana. A Chicago circa 230 detenuti nelle carceri della Contea di Cook sono state contagiate insieme con 92 componenti del servizio penitenziario.

Tags: californiacarcerecoronaviruscovid-19donneellen degenereslesbicalgbtnew yorkpersone lgbtiportia de rossiusa
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Il 29 maggio 1998, un venerdì, prende il via la grande avventura del primo quotidiano on-line Lgbti in Italia. NOI (ora Gaynews.it) Notizie Omosessuali Italiane, diretta da Franco Grillini, eredita la testata di “CON/TATTO” registrata al Tribunale di Bologna fin dal 1989 e “organo” dell’ARCIGAY, che esce con 14 numeri prima di cedere il passo alla nuova impresa telematica.

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