• GAYNEWS
  • SOSTIENICI
  • REDAZIONE
  • PUBBLICITÀ
  • CONTATTI
GAYNEWS
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
No Result
View All Result
GAYNEWS
No Result
View All Result
Home Politica

Ddl Zan, la Camera approva gli ultimi articoli: superato anche il primo scrutinio segreto sull’art. 6

A SOLLEVARE POLEMICHE IL COMMA 3 DELL'ARTICOLO SULLE INIZIATIVE SCOLASTICHE IN OCCASIONE DEL 17 MAGGIO

Francesco Lepore by Francesco Lepore
4 Novembre 2020
in Politica
0
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsApp

Una seduta movimentata quella di ieri a Montecitorio per il ddl Zan. Se l’Aula ha infatti approvato senza imprevisti gli articoli 7, 8, 9 e la modifica del titolo del testo unificato di legge che reca, dunque, Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi legati al sesso, al genere, all’orientamento sessuale, all’identità di genere e alla disabilità, a sollevare problemi e maldipancia anche tra le file della maggioranza è stato, invece, l’articolo 6. Quello, cioè, che istituisce la Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con riferimento specifico alle iniziative nelle scuole, contenuto al comma 3, che originariamente – ma già modificato una prima volta in Commissione Giustizia a luglio – recitava fino a ieri: «In occasione della Giornata nazionale contro l’omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile, anche da parte delle amministrazioni pubbliche e nelle scuole».

Per mediare è stato recepito e approvato con scrutinio palese (254 sì, 195 no e 6 astenuti) l’emendamento 6.800 formulato dalla Commissione Giustizia, che cassa dal detto comma le parole «anche da parte delle amministrazioni pubbliche e nelle scuole» ma aggiunge le seguenti: «Le scuole, nel rispetto del piano triennale dell’offerta formativa di cui al comma 16 della legge 13 luglio 2015, n. 107 e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica».

E qui è scoppiata la bagarre tra i banchi delle opposizioni con interventi di parlamentari che hanno parlato di indottrinamento ideologico e gender nonché di educazione sessuale forzata di bambini nelle scuole fino a Vittorio Sgarbi che ha evocato contortamente la pedofilia.

Ha fatto chiarezza il relatore Alessandro Zan, ribadendo «che le iniziative previste dall’articolo 6 di questa proposta di legge non trattano né dell’educazione sessuale, né dell’educazione all’affettività. A parte le gravi affermazioni fatte dal collega Sgarbi, che esprimono da sole il contenuto di ciò che ha affermato, ma l’articolo 6 promuove solo ed esclusivamente le iniziative finalizzate a promuovere la cultura del rispetto dell’inclusione, nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le motivazioni. Stiamo parlando di condizioni personali, stiamo parlando di persone, di bambini e di ragazzi, e ricordo che i fenomeni di bullismo e di discriminazione avvengono prevalentemente a partire dalle scuole primarie, dove ci sono indici elevatissimi di discriminazioni».

Il deputato dem ha infine concluso il suo lungo intervento, interrotto più volte dalle urla provenienti dai banchi dell’opposizione, dichiarando: «Ecco, perché fare questo polverone, parlando di sessualità e addirittura di pedofilia come ho sentito, additando sempre la questione dell’omosessualità come se fosse una malattia? Io francamente sono anche stanco di sentire, nel 2020, delle espressioni che sono il frutto dei periodi più bui della discriminazione e dell’esclusione. La scuola dev’essere il luogo del rispetto e dell’inclusione, non dell’esclusione e della discriminazione».

Ma il vero scoglio è stato costituito dalla votazione a scrutino segreto, questa volta concessa dal presidente Fabio Rampelli (FdI), del sub-emendamento 6.197 (prima firmataria Carolina Varchi di Fratelli d’Italia), volto ad aggiungere alla fine del comma 3 dell’articolo 6 le parole: «In nessun caso, le cerimonie, gli incontri e ogni altra iniziativa di cui al presente comma possono essere finalizzati a pubblicizzare o promuovere la maternità surrogata di cui alla legge n. 40 del 2004». La maggioranza ha però tenuto e il sub-emendamento è stato respinto con 236 no di contro ai 205 sì e alle tre estensioni.

Oggi i lavori sul ddl Zan riprenderanno intorno alle 10:00 con altre due votazioni a scrutinio segreto di sub-emendamenti al comma 3 dell’articolo 6, che dovrà poi essere approvato integralmente. Con le dichiarazioni di voto e il voto finale in giornata, il cui esito è scontato, il testo di legge sarà dunque approvato in prima lettura. Dopo di che la palla passerà al Senato.

Tags: abilismoalessandro zanddl zanlgbtmisoginiaomofobiaomotransfobiapersone lgbti
ShareTweetSend
Previous Post

Nuova Zelanda, la svolta Ardern: un gay dichiarato come vicepremier e una Maori agli Esteri

Next Post

Crisi del no profit, Chiavacci: «Riconoscere il ruolo del settore ricreativo»

Francesco Lepore

Francesco Lepore

Next Post

Crisi del no profit, Chiavacci: «Riconoscere il ruolo del settore ricreativo»

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

“Uncle Frank” di Alan Ball : il viaggio alle origini di un gay americano a inizi anni ‘70

21 Gennaio 2021

Ad Andria manifesti funebri al maschile per la 49enne trans Gianna. E Taffo li riscrive

20 Gennaio 2021

Biden nomina Rachel Levine viceministra alla Salute: è la prima persona trans a una carica federale

20 Gennaio 2021

www.different.dating

Tag

alessandro zan antonello sannino arcigay arcigay napoli bologna cinema circolo di cultura omosessuale mario mieli coronavirus covid-19 cultura ddl zan discriminazioni donne famiglie arcobaleno franco grillini Gay gpa hiv identità di genere lega lesbiche lgbt libri m5s matrimonio egualitario matteo salvini milano mit monica cirinnà napoli omofobia omosessualità omotransfobia pd persone lgbti persone trans persone transgender pride roma torino trans transfobia transgender unioni civili usa

Il 29 maggio 1998, un venerdì, prende il via la grande avventura del primo quotidiano on-line Lgbti in Italia. NOI (ora Gaynews.it) Notizie Omosessuali Italiane, diretta da Franco Grillini, eredita la testata di “CON/TATTO” registrata al Tribunale di Bologna fin dal 1989 e “organo” dell’ARCIGAY, che esce con 14 numeri prima di cedere il passo alla nuova impresa telematica.

“Uncle Frank” di Alan Ball : il viaggio alle origini di un gay americano a inizi anni ‘70

21 Gennaio 2021

Ad Andria manifesti funebri al maschile per la 49enne trans Gianna. E Taffo li riscrive

20 Gennaio 2021

Biden nomina Rachel Levine viceministra alla Salute: è la prima persona trans a una carica federale

20 Gennaio 2021

IL GIORNALE

CHI SIAMO
scopri di più su GayNews

SOSTIENICI
sostieni GayNews, il primo giornale LGBT d’Italia

REDAZIONE
scopri da chi è composta la redazione di GayNews

CONTATTI
contatta la nostra redazione o il direttore Franco Grillini

PUBBLICITÀ
fare pubblicità online su GayNews è facile e conveniente

Copyright © 2017 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna. Designed by CR3ARE

No Result
View All Result
  • HOME
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
  • IL GIORNALE
    • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
    • CONTATTI

Copyright © 2017 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna. Designed by CR3ARE

Per migliorare l'esperienza di navigazione utilizziamo i cookie. impostazioniACCETTA LEGGI DI PIÙ
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.

Necessari Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.