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Home Salute

Apre a Napoli il primo check-point Hiv e sifilide del Sud Italia

BREVE STORIA DI SINERGIE VINCENTI E PERSISTENZA DELLO STIGMA

Claudio Finelli by Claudio Finelli
24 Agosto 2020
in Salute

È con grande entusiasmo che Nps Italia Onlus (Netwoork Persone Sieropositive, capofila del progetto), insieme con Antinoo Arcigay Napoli e a Atn – Associazione Transessuale Napoli, ha annunciato l’apertura sulla città metropolitana di Napoli, del primo check-point Hiv e sifilide del Sud Italia.

Il check-point intende andare incontro alle esigenze socio sanitarie del territorio napoletano, per contenere la possibilità di nuove infezioni da Hiv e sifilide, e per offrire i supporti necessari ad affrontare consapevolmente la tutela della salute delle persone e promuovere strategie di prevenzione della diffusione dell’Hiv e della infezioni sessualmente trasmissibili. Il servizio comprenderà test capillare per Hiv e sifilide community based e con la presenza di personale medico e di psicologi, nonché lo sportello informazioni sulle Ist nonché su PrEP e PEP, il tutto in un ambiente protetto e friendly che garantisca, in caso di necessità, allo stesso tempo la connessione con le strutture ospedaliere della città e con il Sistema sanitario nazionale. Il progetto è integralmente finanziato dal Fellowship programma 2018 di Gilead.

Viviana Rizzo, infettivologa e delegata salute del comitato Arcigay Antinoo di napoli, così commenta quest’importante risultato: «L’apertura del check-point a Napoli segna un traguardo importante nella promozione della salute sessuale e premia l’impegno delle associazioni (Nps, Antinoo Arcigay Nspoli, Atn) che hanno collaborato per ottenere questo risultato in un periodo così delicato. Quello di Napoli è il primo check-point del Sud Italia, il quarto sul territorio nazionale dopo Bologna, Milano e Bergamo.

Il check-point è uno strumento di salute territoriale che mira a raggiungere una utenza più ampia, andando incontro alle esigenze delle persone al di fuori delle strutture ospedaliere. Offre la possibilità di eseguire test rapidi per HIV e sifilide, informazioni sulle modalità di accesso alla PrEP e supporto psicologico. La nascita di questo sportello amplia le attività già svolte dalle singole associazioni sul territorio e fortifica un progetto di collaborazione volto a fare prevenzione, diagnosi precoce, informazione.

Infatti, in accordo con gli obiettivi di Unaids “90-90-90”, fare diagnosi precoce significa rapido accesso alla terapia e dunque possibilità di raggiungere la soppressione della carica virale. Inoltre, rendere le persone consapevoli del loro stato di sieropositività e indirizzarle precocemente al percorso terapeutico, consente di ridurre fortemente la circolazione e la possibilità di trasmissione del virus e contribuisce a contrastare la discriminazione nei confronti  delle persone sieropositive. La lotta allo stigma è uno dei nostri impegni principali».

Anche Ileana Capurro, presidente di Atn, commenta con entusiasmo questo risultato che nasce dalla sinergia tra realtà molto attive del territorio: «Come Atn, da anni impegnata in campagne di prevenzione dell’HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili, siamo orgogliose della partenza, in collaborazione con Antinoo Arcigay Napoli e Nps, del check-point Napoli che non solo consente di effettuare i test ma offre anche ascolto e consulto medico. Il servizio è altresì fondamentale per ridurre il fenomeno delle diagnosi tardive soprattutto per le persone transessuali che vittime di stigma sociale, sono purtroppo costrette a prostituirsi per sopravvivere».

Un progetto, quello del check-point, che ha coinvolto la Federazione dei Medici di medicina generale di Napoli e il Comune di Napoli. A tal proposito, Francesca Menna, assessora alle Pari Opportunità, ha dichiarato: «Abbiamo organizzato un protocollo d’intesa, che sarà sottoscritto a settembre, tra la Federazione dei medici di medicina generale, il Comitato Arcigay Antinoo di Napoli, Nps e l’Assessorato alle Pari Opportunità e alla Salute del Comune di Napoli, un protocollo che prevede che una volta al mese, diversi ambulatori di medicina generale potranno eseguire i test Hiv e sifilide agli utenti, lo scopo è di ampliare la platea delle persone che si testano e avere un quadro più completo della diffusione di Hiv e sifilide nella popolazione ma soprattutto che essendo eseguiti all’interno di ambulatori di medicina generale,  gli utenti avranno poi la possibilità di essere seguiti e presi in carico, insomma nel caso in cui il test fosse positivo, le persone avranno un medico di riferimento di medicina generale che li seguirà per guidarli nella cura e nella tutela della salute. Molti medici hanno aderito a questo progetto, per cui ci saranno diversi ambulatori disponibili in tutte le municipalità. La costruzione di questa rete è molto importante perché riguarda il concetto della prevenzione e della tutela della salute dei cittadini».

Bisogna segnalare, purtroppo, che il servizio parte con notevole ritardo rispetto ai tempi previsti da progetto, sia per la grave emergenza sanitaria causata dall’epidemia di Covid-19, sia per la sierofobia riscontrata in alcuni ambiti del territorio. A tal riguardo raccogliamo la dichiarazione amareggiata della presidente di Nps, Margherita Errico: «Personalmente sono orgogliosa di essere riuscita ad avviare il primo check-point community based di tutto il Sud Italia proprio a Napoli insieme alle associazioni del territorio più attive e sensibili alla prevenzione di Hiv e Ist, quali Antinoo Arcigay Napoli e Atn. Come Nps abbiamo dovuto constatare con amarezza alcune situazioni spiacevoli: siamo stati messi alla porta dall’associazione Vola (Volontari ospedalieri lotta all’aids) e ci è stata inibita l’attività di check-point nella nuova sede di Palazzetto Urban. Abbiamo appreso che il problema sarebbe quello di avere attivisti sieropositivi e quello di accogliere utenti che, venendo a fare il test, potrebbero risultare positive all’Hiv! Chiediamo quindi un incontro col sindacato dei lavoratori di Palazzetto Urban per spiegare loro cosa significa oggi la parola Hiv, la parola Aids e porre fine a questa discriminazione figlia di ignoranza e paura».

«Posso immaginare che la paura dell’infezione da Covid-19 abbia alzato l’asticella delle precauzioni – aggiunge Margherita Errico -, ma non è il caso di fare confusione sulla pelle delle persone. Circa l’Hiv sappiamo tante cose rispetto a quel che sappiamo del Covid-19. Non possiamo accettare atteggiamenti discriminatori nei confronti di chi, come noi, svolge attività di prevenzione alle infezioni sessualmente trasmissibili, infezioni che poco hanno a che fare con le modalità di contagio Covid ma che invece vedono replicare le stesse dinamiche sociali»..

Il servizio di check-point sarà attivo tutti i martedì e i giovedì dalle ore 16 alle ore 19, presso la sede di Antinoo Arcigay Napoli (vico san Geronimo 17 nei pressi di piazza San Domenico Maggiore), con i volontari di Nps Campania e Atn, e con i medici di Antinoo.

Per eventuali contatti e/o prenotazioni il numero è 370.1556589, la mail: nps.cam@npsitalia.net, i social di www.npsitalia.net.

Tags: arcigay napoliatnhivlgbtnpspersone lgbtiprepsalutesifilide
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