Ieri Catania si è svegliata con una sorpresa preziosa: Tvboy, lo street artist Lgbti-friendly, di cui Gaynews racconta le frequenti incursioni artistiche, è “sbarcato” nella città etnea. Infatti, con la sua consueta azione a sorpresa nella notte, suo marchio di fabbrica, Tvboy ha realizzato tre nuove opere in via delle Finanze (incrocio con via Giovanni di Prima) e in via Auteri rappresentanti rispettivamente Donald Trump, nelle vesti di uno scienziato pazzo, due pesci con mascherina che nuotano nella plastica e sant’Agata, patrona della città.
Il primo lavoro, The mad Scientist (Dr. Trump), rappresenta la folle corsa del presidente Usa al vaccino anti-Covid, corsa da cui spera di ricavare cospicui vantaggi economici. Ecco che, allora, Trump, che si è espresso più volte con frasi surreali sul tema della pandemia, è rappresentato come uno scienziato pazzo, dal sorriso equivoco e sinistro, con in mano una siringa mentre con l’altra indica chi guarda l’opera, palese richiamo alla famosa immagine We want you.
La seconda opera, Plastic Sea – Save the Mediterranean, è anch’essa legata al mondo del Covid: in questi mesi la plastica monouso si sta trasformando in un concreto problema per la natura. Infatti, le mascherine, i guanti e altri dispositivi sanitari usa e getta vengono riversati nei nostri oceani, recando un gravissimo danno all’intero ecosistema. La terra non è usa e getta e i mari non possono diventare i cestini della follia dell’uomo.
Sant’Agata da Catania, infine, è un’opera dal profondo significato territoriale. La vergine martire è, come noto, protagonista della festa lei dedicata che, proprio a Catania, si celebra ogni anno dal 3 al 5 febbraio. Una celebrazione dall’enorme valore storico e artistico, tra le prime tre festività religiose del mondo dopo la Settimana Santa di Siviglia e la Festa del Corpus Domini di Cuzco in Perù, che in seguito a una mozione potrebbe presto diventare patrimonio dell’umanità Unesco.
La santa è stata raffigurata mentre sorregge dei seni poiché urge ricordare che è anche protettrice delle donne vittime di cancro alla mammella: la leggenda narra infatti che l’allora proconsole Quinziano (III secolo), dopo essere stato ripetutamente rifiutato dalla giovane che era consacrata a Dio, decise di farle recidere entrambi i seni. Agata guarì soltanto grazie a una visione celeste e fu protetta in seguito da un nuovo tentativo di vendetta grazie a una scossa di terremoto che avvenne poco prima della sua condanna a morte.
Velo rosso, che, secono la tradizione faceva parte del vestimento con cui Agata si sarebbe presentata al giudizio (conservato come reliquia nella cattedrale della città etnea), e aureola, l’opera celebra il simbolo di questa città. Lo stemma del Catania Calcio, tra le poche rappresentanti del calcio del sud negli ultimi anni di Serie A, è un ulteriore legame con questa terra.
Santa Agata da Catania, apposta nell’area del mercato del pesce, ha un ulteriore significato poi per lo street artist: oltre che patrona di Catania, Sant’Agata è anche patrona infatti della Sicilia e della Spagna, le due terre che Tvboy considera casa.