• GAYNEWS
  • SOSTIENICI
  • REDAZIONE
  • PUBBLICITÀ
  • CONTATTI
No Result
View All Result
GAYNEWS
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
No Result
View All Result
GAYNEWS
No Result
View All Result
Home Attualità

Covid-19, Bertolazzi: «Africa a rischio. Le sex worker? Situazione critica soprattutto per le straniere»

INTERVISTA ALLA PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ORA D'ARIA E DI IISMAS, PRESENTE NEL CORNO D'AFRICA

rosario murdica by rosario murdica
26 Aprile 2020
in Attualità

Il Covid-19 è, come noto, un problema di dimensioni mondiali. Dall’Africa continuano ad arrivare immagini di richieste di solidarietà per la grande mortalità infantile ma poco su ciò che accade alla popolazione in termini di contagio. In Italia è quasi nulla l’informazione sulle popolazioni presenti nelle aree a più forte esclusione sociale. Abbiamo perciò cercato di fare il punto di situazione con Carmen Bertolazzi, presidente dell’Istituto internazionale di Scienze mediche antropologiche e sociali (Iismas), operante da anni nel Corno d’Africa.

Nel nostro Paese e in Europa si è impegnati nella lotta contro il Covid-19. I media informano su quanto sta accadendo nel nostro continente, in Cina e negli Usa. Ma poco o nulla di ciò che accade in Africa. Che idea ti sei fatta al riguardo?

Dell’Africa non si parla mai. Comunque non interessa, se non per le vacanze e per pubblicare foto di bambini scheletrici allo scopo di raccogliere fondi, che servono poi, ahimè, troppo spesso a mantenere strutture organizzative mastodontiche. E questo è. Si parla troppo poco di Paesi che, depredati nel periodo coloniale e in alcune parti ancora oggi dall’Europa, cercano di crescere soprattutto nel campo dell’educazione, della sanità e del turismo alla ricerca di affidabili partner finanziari per poter sviluppare la propria economia. Avremmo da imparare molto dall’Africa. Ma per ora prevale, quando si può, lo sfruttamento. Questa è la grande ingiustizia sociale: loro muoiono di malaria, noi l’abbiamo debellata da decenni, noi possiamo curare i tumori, loro no, nemmeno la diarrea, noi combattiamo l’obesità, loro devono affrontare denutrizione e malnutrizione, e via dicendo. L’Africa non fa notizia, soprattutto in Italia, e soprattutto quando si tratta di raccontarla nelle sue sfide e nei progressi che quotidianamente affronta con coraggio.

Per il tuo impegno professionale sei un’esperta conoscitrice del Corno d’Africa. Hai notizie su ciò che sta accadendo?

La situazione in Africa si presenta a macchia di leopardo. Pessima situazione in Sudafrica, che peraltro ha chiuso subito le frontiere rispedendo a casa moltissimi lavoratori mozambicani, facendo mancare così un sostegno vitale a molte famiglie di un paese di per sé povero. Molti casi, anche, nel minuscolo stato di Gibuti, che è un vero e proprio porto di mare. E anche in Egitto i numeri sono considerevoli così come nei paesi magrebini.  Comunque dati relativamente bassi, non comparabili a quelli europei, americani e cinesi. Perché? Non esiste una risposta scientifica: forse è un ritardo stagionale, forse perché è una popolazione molto giovane, forse perché paradossalmente più forti dal punto di vista immunologico. Nel resto dei Paesi subsahariani non si registrano al momento grandi numeri. Nel corno d’Africa i casi sono molto limitati, avendo Etiopia, Somalia ed Eritrea chiuso subito le frontiere, imposto la chiusura in casa e in alcuni paesi, quali l’Etiopia, uno stato di emergenza per sei mesi. Ovviamente l’ultima misura può essere politicamente dal punto di vista delle garanzie costituzionali molto rischiosa, come denunciato dagli osservatori internazionali.

In caso di una pandemia diffusa e importante nei numeri cosa potrebbe succedere? Quali i rischi?

I Paesi africani non sono attrezzati ad affrontare una pandemia simile dal punto vista sanitario, per carenza, se non assenza, di posti letto, apparecchiature, terapie, laboratori e via dicendo. Peraltro si è bloccato il flusso della valuta pregiata, ossia i dollari e gli euro, proveniente dalle rimesse dei migranti, dagli investimenti stranieri e dal turismo, essenziale per gli acquisti dall’estero tra cui anche il cibo. In Etiopia, paese in cui normalmente passo metà del mio tempo, si teme il contagio, consapevoli di  non avere gli strumenti necessari. L’ordine è stato di tutti a casa in attesa del loro periodo invernale, che inizia a maggio con le piccole piogge per poi passare alle grandi piogge che terminano a settembre. Sono come in una lunga attesa, pregando molto (sono ortodossi copti) per scongiurare il contagio, mentre hanno introdotto alcune importanti misure di prevenzione.

In un continente che vive di agricoltura come fanno i contadini a non andare nei campi?

Si rischia una forte carestia, già in agguato in alcune regioni causa invasione di cavallette. E tutte le persone, la maggior parte di intere popolazioni, che vivono di economia informale per mantenere la famiglia, ora che faranno?  Non si morirà di Covid-19 ma di fame: questo è il rischio. Sono popoli resilienti, molto, molto di più delle nazioni, ma questo non impedirà di creare una nuova discriminazione. Se la pandemia arrivasse in proporzione simile alle nostri, morirebbero più persone che in Europa, America e Cina messe insieme.

Da anni ti occupi delle persone vittime di tratta. In questo momento, a tuo parere, cosa sta succedendo? C’è una riorganizzazione in atto di coloro che la attuano o sono tutti fermi?

Per il contrasto alle vittime di tratta e di sfruttamento è importante riuscire a contattarle, per strada, nelle case o via internet. Ormai è impossibile: sono doppiamente ostaggio dei padroni dello sfruttamento e non potendo lavorare, non possono nemmeno ripagare il debito. Anzi, il debito aumenterà a dismisura durante il periodo di chiusura. Per loro ora non è pensabile avere alcun rapporto con chi potrebbe aiutarle a lasciare il circuito dello sfruttamento, dalle unità di strada ai clienti. Il problema esiste ovviamente anche per le sex worker, ossia chi si prostituisce autonomamente e liberamente. Chiuse in casa, non sanno come mantenersi, pagare l’affitto, le bollette e per loro non esistono i paracaduti sociali, soprattutto se straniere e non in regola con il permesso di soggiorno. Molte sono state sfrattate, vivono per strada, in situazione promiscua e non possono oggettivamente rispettare le regole di prevenzione per il Covid-19 mettendo a rischio la propria salute e vita.

Che cosa fanno e possono fare le associazioni?

Per le sex worker si è organizzata una rete di solidarietà che parte dal Comitato per i diritti delle prostitute di Pordenone, da Ombre rosse e dalle associazioni trans come il Mit, a cui hanno aderito moltissimi enti. A questa sottoscrizione nazionale si sono aggiunte azioni territoriali, ossia ciascun ente fa quello che può, raccogliendo fondi e generi alimentari per distribuirli a chi non ha mezzi di sostentamento. Come reti nazionali degli enti anti-tratta abbiamo chiesto al Dipartimento delle Pari opportunità di permettere una flessibilità nell’utilizzo dei fondi già a nostra disposizione, per riuscire a rispondere a bisogni primari in questo periodo di emergenza. Cerchiamo di supportare tutte le persone con cui siamo entrate in contatto e portare loro degli aiuti, sia che facciano parte dei nostri progetti antitratta sia che siano rifugiate o sex worker. La solidarietà non tollera giudizi e discriminazioni.

Tags: africacarmen bertolazzicorno d'africacoronaviruscovid-19donneetiopialgbtmitsex workertratta
Share414TweetSend
Previous Post

Nel Giorno della Visibilità Lesbica la parola a Federica Fabbiani autrice di “Sguardi che contano"

Next Post

Covid-19, ok del Dpcm a visite congiunti. Lo Giudice: «Escluse le realtà fondate su scelta affettiva»

Next Post

Covid-19, ok del Dpcm a visite congiunti. Lo Giudice: «Escluse le realtà fondate su scelta affettiva»

Comments 11

  1. cad software says:
    1 anno ago

    717038 918420Its always good to learn guidelines like you share for weblog posting. As I just started posting comments for weblog and facing dilemma of lots of rejections. I feel your suggestion would be beneficial for me. I will let you know if its work for me too. 891706

  2. Bilad Alrafidain University |Bilad |Alrafidain |college students says:
    1 anno ago

    803966 161302I discovered your weblog web site on google and check a few of your early posts. Proceed to maintain up the excellent operate. I just extra up your RSS feed to my MSN News Reader. In search of ahead to studying extra from you in a even though! 250765

  3. dumps online says:
    1 anno ago

    816135 69939As I web site owner I believe the content material here is extremely superb, thanks for your efforts. 482139

  4. สล็อตวอเลท says:
    10 mesi ago

    631131 200760I want going to comment as this posts a bit old now, but just wanted to say thanks. 147383

  5. Meilleurs Cam Sexe Sur Badoo says:
    10 mesi ago

    493915 87111excellent put up, very informative. 352127

  6. bbw chat says:
    7 mesi ago

    786815 223708Wonderful aid from this blog! Thanks alot for the information I necessary 751980

  7. sbo says:
    5 mesi ago

    717710 520306Wonderful post, I think web site owners should acquire a great deal from this internet web site its really user pleasant. 787398

  8. dumps shop cc says:
    4 mesi ago

    114148 48681Paper rolls very fantastic read you know alot about this subject i see! 682473

  9. sbobet says:
    4 mesi ago

    797171 799729Thank you for any other great post. 121226

  10. sbobet says:
    4 mesi ago

    105309 228234Extremely nice design and style and amazing subject matter, very small else we want : D. 538307

  11. sbobet says:
    3 mesi ago

    349018 989940Couldn?t be created any greater. Reading this post reminds me of my old room mate! He always kept talking about this. I will forward this report to him. Pretty certain he will possess a very good read. Thanks for sharing! 23885

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result
Ph. Carla Catena

Addio a Liana Borghi, intellettuale lesbofemminista e studiosa del pensiero queer

22 Novembre 2021
Ph. ATN Napoli

A Roma centinaia di persone per la Trans Freedom March in occasione del TDoR

21 Novembre 2021

Di Mauro: «I miei versi trasmettono una verità e la verità è di per sé scandalosa in una società bigotta»

16 Novembre 2021
Facebook Twitter

Il 29 maggio 1998, un venerdì, prende il via la grande avventura del primo quotidiano on-line Lgbti in Italia. NOI (ora Gaynews.it) Notizie Omosessuali Italiane, diretta da Franco Grillini, eredita la testata di “CON/TATTO” registrata al Tribunale di Bologna fin dal 1989 e “organo” dell’ARCIGAY, che esce con 14 numeri prima di cedere il passo alla nuova impresa telematica.

Ph. Carla Catena

Addio a Liana Borghi, intellettuale lesbofemminista e studiosa del pensiero queer

22 Novembre 2021
Ph. ATN Napoli

A Roma centinaia di persone per la Trans Freedom March in occasione del TDoR

21 Novembre 2021

Di Mauro: «I miei versi trasmettono una verità e la verità è di per sé scandalosa in una società bigotta»

16 Novembre 2021

IL GIORNALE

  • CHI SIAMO
  • SOSTIENI GAYNEWS
  • CONTATTI
  • REDAZIONE
  • PUBBLICITÀ
  • PRIVACY POLICY

Copyright © 2022 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna.

Webmaster e Consulenza SEO: Daniele Sorrentino

Noleggio a Lungo Termine

No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video

Copyright © 2022 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna.

Webmaster e Consulenza SEO: Daniele Sorrentino

Noleggio a Lungo Termine

This website uses cookies to improve your experience. We'll assume you're ok with this, but you can opt-out if you wish. Cookie settingsACCEPT
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.
Necessary
Sempre abilitato
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
ACCETTA E SALVA