1 persona Lgbt+ viene uccisa – in media – ogni giorno e mezzo in America Latina e nei Caraibi e, spesso, nell’indifferenza generale dei media.
A rivelarlo lo studio El prejuicio no conosce fronteras. Homicidios de lesbianas, gay, bisexuales, trans en países de América Latina y el Caribe 2014 – 2019, che, presentato oggi a San Salvador, è stato realizzato dalla Red Regional de Información sobre Violencias Lgbti en América Latina y el Caribe, formata da dieci associazioni: Colombia Diversa, Cattrachas dell’Honduras, Comcavis Trans [El Salvador], Red Nacional de Diversidad Sexual y VIH – Rednads [Guatemala], Letra S: Sida, Cultura y Vida Cotidiana [Messico], Asociación de Travestis, Transexuales y Transgénero – Panambi [Paraguay], Adesproc Libertad [Bolivia], Lifs [Perú], Trans Siempre Amigas – Trannsa [Repubblica Dominicana], Asociación Nacional de Travestis y transexuales – Antra [Brasile].
L’importanza de El prejuicio no conosce fronteras è costituito dal fatto che è la prima volta che sono stati raccolti e sistematizzati dati relativamente a nove Paesi (Bolivia, Colombia, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana) della vasta area sud e centro-americana.
Dallo studio emerge come in America Latina e nei Caraibi siano 1.292 le persone Lgbti+ uccise negli ultimi cinque anni con Colombia, Messico e Honduras, che rappresentano quasi il 90% di tutti i decessi.
Mostra altresì come la maggior parte delle vittime siano stati giovani gay tra i 18 e i 25 anni, soprattutto uccisi nelle loro case. A seguire le donne transgender, assassinate per strada.
Nella capitale colombiana Bogotà, ad esempio, bande criminali hanno preso di mira uomini gay, ritenendoli più ricchi degli uomini eterosessuali perché senza figli. Quasi il 12% di tutti gli omicidi è stato realizzato da persone conosciute dalle vittime. Le persone Lgbt+ uccise avevano una storia di abusi e discriminazioni dentro e fuori casa.
Nonostante in molti Paesi dell’America Latina siano stati fatti enormi passi in avanti nelle tutela legale delle persone Lgbti, la violenza contro le stesse resta diffusa.
Un problema indubbiamente culturale ma, come spiegato oggi alla conferenza di presentazione a El Salvador, ma da correlare anche alla crescente influenza dei gruppi evangelicali soprattutto in America Centrale, le cui posizioni fondamentaliste in materia di diritti delle persone Lgbti e di matrimonio, quale unione esclusiva tra uomo e donna, ha ricadute negative sulla pubblica opinione.