Alcune centinaia di persone hanno oggi partecipato a Pristina alla marcia dell’orgoglio Lgbti in un clima festoso e privo d’incidenti
Giunto alla seconda edizione, il Pride si è snodato al grido di In nome della libertà per domandare in un Paese a maggioranza musulmana e societariamente patriarcale, qual è il Kosovo, parità di diritti per le persone Lgbti e una ferma condanna delle discriminazioni.
Al corteo, che ha attraversato il centro della capitale blindato dalle forze di polizia, hanno partecipato esponenti politici e diplomatici occidentali, fra cui la responsabile della delegazione Ue in Kosovo Natalia Apostolova e il sindaco di Pristina Shpend Ahmeti.
Presente anche la ministra per l’integrazione europea Dhurata Hoxha, che ha dichiarato: «Sono venuta al Pride per sostenere la comunità Lgbt, poiché ogni cittadino del Kosovo dovrebbe sentirsi libero e godere dei diritti garantiti a tutti».