• GAYNEWS
  • SOSTIENICI
  • REDAZIONE
  • PUBBLICITÀ
  • CONTATTI
GAYNEWS
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
No Result
View All Result
  • Home
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
No Result
View All Result
GAYNEWS
No Result
View All Result
Home Cultura Libri

Gli esclusi, gli emarginati, Chávez, il Covid nella nuova raccolta di versi di Geraldina Colotti

IN "QUEL SOLE E QUEL CIELO" LA POETA E GIORNALISTA DE "IL MANIFESTO" CELEBRA UN UNIVERSO COMPOSITO

Claudio Finelli by Claudio Finelli
1 Febbraio 2021
in Libri
0
Condividi su FacebookCondividi su TwitterCondividi su WhatsApp

È uscita nelle librerie da qualche mese la silloge Quel sole e quel cielo, pubblicata dalla casa editrice La Città del Sole. Si tratta dell’ultimo lavoro poetico di Geraldina Colotti, poeta, giornalista de Il Manifesto e filosofa – ma anche pianista, calciatrice, judoka –, che ha trascorso molti anni in carcere per la militanza nelle Brigate Rosse ed è oggi una delle maggiori esperte di America Latina. Dirige, tra l’altro, l’edizione italiana di Le Monde diplomatique, il mensile di politica internazionale pubblicato mensilmente da Il Manifesto.

Anche in questa occasione quello celebrato da Colotti, da sempre vicina alle istanze della comunità Lgbt+, è un universo socialmente composito, umanamente denso, poeticamente densissimo: la sua lunga militanza e la sua riconosciuta statura intellettuale hanno le hanno infatti permesso di registrare e restituire al lettore voci e gesti di una società di esclusi, di marginali, di periferici in maniera scabra e immediata, al di là di qualsiasi tentazione retorica: Guardati dal re-torico/ e dalla re-torica/ oggi si piange/ in braille. Una società nella quale Colotti si muove con la dimestichezza di chi ha fatto della passione per l’equità e per l’uguaglianza l’imperativo categorico di un’intera esistenza.

Così, in quest’ultimo lavoro poetico c’è una porzione importante del suo immaginario e del suo mondo emotivo che si coglie fin dai primi versi della raccolta allorché, nel componimento Agliuto, la solitudine di chi ascolta gli esclusi si incontra e si fonde con la solitudine stessa dell’escluso: Ho chiesto agliuto/ sbagliando parola/ nessuno è venuto/ finisco da sola.

E poi c’è la consueta capacità di trasformare il particolare privato e politico (che spesso sono la stessa cosa in biografie “importanti” come quella dell’autrice) in esperienza universale, esperienza confitta come una scheggia – memento senza tempo – nella memoria di una rivendicazione che non è solo soggettiva e che si rinnova ben oltre le contingenze dell’hic et nunc: Dai campi al cortile/ In ogni spigolo/ che ci appartiene/ siamo lame/ siamo fuoco/ e dinamite/ io ci sono/ Non la fai franca/ dittatore maledetto/ Francisco Franco/ ti bruciamo il letto.

I versi di Geraldina Colotti restituiscono al lettore tutti i suoi slanci, l’inesauribile energia di chi non si arrende di fronte all’abuso e alla prevaricazione, l’onestà di chi riesce, con sofferto cinismo, a scartavetrare la superficie apparentemente intatta del tempo per rilevare il dolore del mondo: Si diventa cattivi/ giocando ai sentimenti/ nelle pause d’autunno/ seminando carne/ nei piatti dei gatti/ un pastone di chiodi/ ti aspetta/ sulla vite/ solo topi.

Si intravedono, in questa raccolta, elementi di continuità con La guardia è stanca, opera di alcuni anni fa in cui l’autrice, temprando i versi ad una simile altissima temperatura civile, esprimeva la propria netta e convinta condanna di qualsiasi forma di arroganza e di vittimismo borghese.

In Quel sole e quel cielo questa condanna viene restituita al lettore attraverso brevi ritratti di esclusi, di marginali, di eretici, di asistematici la cui solo esistenza in vita sfigura il conformismo perbenista e tracotante delle maggioranze: Mettere insieme il tutto/ Conflitti sconfitti confitti/ ai margini della storia/ come frammenti di lame/ fastidiando l’udito dei sordi.

E poi ci sono i versi dedicati a Chávez – Le parole di Chávez (da Jare a Miraflores) – e al Venezuela della Rivoluzione volivariana di cui la Colotti è profonda e diretta conoscitrice – basti qui menzionare il suo Talpe a Caracas edito da Jaca Book –: Ascoltino, ascoltino i potenti/ non han voluto udire il grido di fame e miseria/ del popolo/ ascoltino dunque la mia voce che è la voce del popolo/ se non vogliono assaggiare il ferro della disobbedienza popolare/ prima che qui sia pieno di cadaveri di sangue e di fuoco/ Terra venezuelana/ non vogliamo che ciò accada/ Crediamo nel futuro del paese.

Infine, in questa disincantata, ironica e, talora, malinconica carrellata di apparizioni, frame, voci che risalgono il corso dell’esperienza personale e di quella collettiva troviamo perfino il coronavirus, le drammatiche immagini che arrivano in diretta dalla memoria del lockdown: Sfilano le bare/ nei convogli militari/ Mancano al silenzio/ cori di angeli battezzati in fretta/ agli angoli di strade come ghetti/ di fastidiosi venditori di fazzoletti.

Tags: geraldina colottihugo chavezil manifestole monde diplomatiquelgbtpersone lgbtipoesia
ShareTweetSend
Previous Post

A Collesalvetti la Lega chiede di schedare le coppie unite civilmente. Fratoianni: «Agghiacciante»

Next Post

La produzione di "The Walking Dead" risponde alle reazioni omofobe contro la coppia Felix e Will

Claudio Finelli

Claudio Finelli

Next Post

La produzione di "The Walking Dead" risponde alle reazioni omofobe contro la coppia Felix e Will

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

No Result
View All Result

“Radio Budapest”, il romanzo di Horvath sulle vite di giovani gay nell’Ungheria di Orbán

1 Marzo 2021

La Regione Veneto finanzia il corso su persone trans e lavoro: docente Monica Romano

28 Febbraio 2021

Malan vs Zingaretti: «Inopportuno tirare fuori l’ultradivisivo ddl Zan, che colpisce la libertà religiosa»

27 Febbraio 2021

www.different.dating

Tag

alessandro zan antonello sannino arcigay arcigay napoli bologna cinema circolo di cultura omosessuale mario mieli coronavirus covid-19 cultura ddl zan discriminazioni donne famiglie arcobaleno franco grillini Gay gpa hiv identità di genere lega lesbiche lgbt libri m5s matrimonio egualitario matteo salvini milano mit monica cirinnà napoli omofobia omosessualità omotransfobia pd persone lgbti persone trans persone transgender pride roma torino trans transfobia transgender unioni civili usa

Il 29 maggio 1998, un venerdì, prende il via la grande avventura del primo quotidiano on-line Lgbti in Italia. NOI (ora Gaynews.it) Notizie Omosessuali Italiane, diretta da Franco Grillini, eredita la testata di “CON/TATTO” registrata al Tribunale di Bologna fin dal 1989 e “organo” dell’ARCIGAY, che esce con 14 numeri prima di cedere il passo alla nuova impresa telematica.

“Radio Budapest”, il romanzo di Horvath sulle vite di giovani gay nell’Ungheria di Orbán

1 Marzo 2021

La Regione Veneto finanzia il corso su persone trans e lavoro: docente Monica Romano

28 Febbraio 2021

Malan vs Zingaretti: «Inopportuno tirare fuori l’ultradivisivo ddl Zan, che colpisce la libertà religiosa»

27 Febbraio 2021

IL GIORNALE

CHI SIAMO
scopri di più su GayNews

SOSTIENICI
sostieni GayNews, il primo giornale LGBT d’Italia

REDAZIONE
scopri da chi è composta la redazione di GayNews

CONTATTI
contatta la nostra redazione o il direttore Franco Grillini

PUBBLICITÀ
fare pubblicità online su GayNews è facile e conveniente

Copyright © 2017 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna. Designed by CR3ARE

No Result
View All Result
  • HOME
  • Attualità
  • Politica
  • Mondo
  • Cultura
    • Spettacoli
    • Libri
    • TV e cinema
    • Arte
  • Turismo
  • Sport
  • Salute
  • Video
  • IL GIORNALE
    • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
    • CONTATTI

Copyright © 2017 Gaynews - Giornale quotidiano d’informazione LGBTI+. Registrazione Tribunale di Bologna numero 5735 del 03/5/1989 Via Don Minzoni 18, 40121 Bologna. Designed by CR3ARE

Per migliorare l'esperienza di navigazione utilizziamo i cookie. impostazioniACCETTA LEGGI DI PIÙ
Privacy & Cookies Policy

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.

Privacy Overview

This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these cookies, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are as essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may have an effect on your browsing experience.

Necessari Sempre abilitato

Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.

Non necessario

Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.