L’11 dicembre la Camera, con 291 voti favorevoli e 222 contrari, ha approvato la risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio d’Europa del 12 e 13 dicembre. Al centro dell’intervento del premier in Aula il Mes, anche detto fondo Salva Stati.
Prima della votazione si è tenuta la consueta discussione. A prendere la parola anche il deputato leghista Dimitri Coin, che al termine del suo intervento ha dichiarato: «Ecco l’inganno della parola e del politicamente corretto. Io non sono politicamente corretto e mi piace chiamare ogni cosa col proprio nome ed al mattino, nonostante il Mes, vorrei svegliarmi…».
Invitato a concludere avendo superato il tempo previsto, Coin ha così terminato: «Vorrei svegliarmi con mia moglie accanto e non con un burocrate sodomita».
Applausi dai banchi della Lega mentre nessun richiamo dal tavolo della presidenza della Camera.
Nella serata è arrivata la replica del deputato pentastellato Aldo Penna, che ha dichiarato: «Dagli interventi in aula stamattina, in particolare dal deputato della Lega Coin, è arrivata un’espressione sessuofobica per parlare di Mes e funzionari europei, definiti ‘sodomiti’. Ancora una volta da parte della Lega si dimostra una cultura ossessionata dal sesso e dalle diverse preferenze sessuali vista come perversione e non come legittima espressione di vita.
Quando i leghisti al di là delle professioni di tolleranza e inclusività riporranno il loro armamentario omofobico e volgare, la tolleranza e l’accettazione dell’altro in Italia farà un passo avanti, ma fino ad allora saranno soltanto corresponsabili di un sempre più pericoloso clima di odio e intolleranza».